Nelle sale cataloghi di alcune biblioteche italiane, poche purtroppo,
è ormai avvertibile il ticchettare della digitazione sulle
tastiere e il "cliccare" secco dei pulsanti dei mouse.
I computer sono entrati a far parte, a buon diritto, del panorama
di questi luoghi di indicizzazione alfabetica del sapere, provocando
talvolta suggestivi contrasti con l'elegante austerità
di alcuni magnifici arredi storici.
Nuove risorse sono ormai a disposizione degli utenti impegnati
in ogni tipo di ricerca bibliografica. Dalle postazioni informatiche
approntate per il pubblico, quasi sempre affollate, è possibile
accedere a servizi che semplificano la fruizione di quelli già
disponibili, come la versione elettronica del catalogo della biblioteca,
ad altri che affiancano e completano gli strumenti cartacei, come
i repertori bibliografici su Cd-Rom, svincolati dal patrimonio
della biblioteca e relativi ai testi pubblicati in un contesto
geografico-linguistico o in un particolare ambito disciplinare,
ad altri ancora che consentono l'estensione dei limiti della ricerca
permettendo la consultazione on line dei cataloghi di numerose
biblioteche italiane e straniere.
Fatta salva la maggiore velocità di acquisizione delle
informazioni permessa in loco dal catalogo elettronico, soprattutto
per le ricerche nell'ambito dei soggetti, limitata però
dalla frequente incompletezza dei database rispetto ai più
tradizionali schedari cartacei, le prospettive più interessanti
riguardano proprio l'uso delle bibliografie digitali su Cd-Rom
e degli Opac (Online Public Access Catalog) delle istituzioni
presenti in rete. Risorse forse non indispensabili per i frequentatori
meno esigenti, ma che si rivelano utilissime per gli studenti
universitari impegnati in ricerche per tesine e tesi di laurea,
per docenti, ricercatori, professionisti, per tutti coloro che
necessitano di disporre del più ampio panorama possibile
sul materiale documentario esistente.
|